Museo ABET Laminati

Museo ABET Laminati

OGGETTO: “Progetto per riqualificazione zona uffici e sua trasformazione in Museo ABET Laminati” – Bra (CN):

PERIODO: 2011 – 2013

COMMITTENTE: Abet Laminati Spa,

INCARICO: Progetto Definitivo, Direzione Tecnico Artistica

SUPERFICI: 500 mq

PROGETTO: Archistudio 14 – Arch. Matteo Scalise e Geom. Iva Aramini

con Arch. Ezio Cravero

DESCRIZIONE:

Il progetto per il museo dell’Abet Laminati, prende l’avvio con l’Arch. Piera Spotorno ed al suo decesso viene ripreso, sviluppato ed ampliato dagli ex collaboratori: Archistudio14 di Arch. Matteo Scalise con il Geom. Iva Aramini e l’Arch. Ezio Cravero.

L’intervento nasce dalla volontà dell’azienda di allestire un’area espositiva a raccolta della propria mission e storia, attraverso l’esposizione di importanti oggetti d’arredo realizzati da vari architetti e designer prodotti negli ultimi 50 anni, al fine di esporre e promuovere la conoscenza dei propri materiali e le relative applicazioni, a favore di clienti e visitatori.

Gli interventi hanno coinvolto principalmente la Sala Riunioni del Consiglio, nella palazzina degli uffici, l’ex Archivio e l’Archivio Marketing sopra la zona presse, collegati con un corridoio di servizio e dalla scala di emergenza, oltre alla ricomposizione formale del prospetto del fabbricato delle presse e dello spazio verde a collegamento con il fabbricato degli uffici.

La filosofia generale del progetto è stata: negli interni ottenere un contenitore dall’immagine il più possibile neutra, per valorizzare al massimo gli oggetti esposti, veri protagonisti del progetto; nell’ingresso al Museo e nell’esterno introdurre elementi architettonici e decorativi dal forte impatto formale ed emotivo per esaltare l’immagine di una realtà produttiva ricca di storia.

Il progetto del museo, in linea generale, ha sviluppato l’organizzazione di una sequenza di spazi ripensati dai percorsi riorganizzati, al fine di garantirne la piena fruibilità pur nel rispetto delle funzioni attuali, che saranno mantenute negli spazi adiacenti al nuovo progetto.

E’ stato inoltre realizzato, su progettazione dell’Ing. Guido Gaia, un ampliamento del fabbricato degli uffici, che ospiterà, oltre a nuovi uffici, la scala di accesso alla struttura espositiva ed un montapersone, con accesso diretto agli spazi dell’attuale Archivio.

Si è determinata così una nuova percorrenza allo spazio ex Archivio che, mediante un percorso dedicato al pubblico attraverso la Sala Riunioni, riorganizzata e la costruzione di una passerella esterna aerea, sopra l’area verde, raggiunge la Sala Espositiva.

Lo spazio dedicato all’esposizione è organizzato in aree consecutive, precedute da una zona filtro di introduzione alla visita ed alle collezioni, centrata sulla storia e sul presente dell’azienda. Sono illustrati e rappresentati gli anni 60 – nell’attuale sala Riunioni di circa 90 mq – gli anni 70/80/90/2000, oltre alle ultime novità (nell’attuale sala Archivio di circa 380 mq).

Tale soluzione ci è parsa la più consona e rappresentativa al fine di riorganizzare e determinare un percorso filologico, didattico ed evolutivo dell’importante lavoro, anche di ricerca, svolto nel tempo dall’Azienda.

Gli spazi hanno pareti, pavimenti e soffitti riproposti, anche per un corretto isolamento e mascheramento delle strutture del capannone e degli impianti. La pavimentazione è realizzata in quadrotte di Parqcolor Gold a posa flottante su supermousse, le pareti ed il controsoffitto rivestiti con cartongesso tinteggiato bianco o rivestite in Silentwall e Parqwall colore 401 finitura 6, colori che si ripeteranno anche per gli altri elementi necessari all’allestimento, con il preciso scopo di realizzare un contenitore rappresentativo dell’azienda ma con un’immagine il più possibile neutra, per valorizzare al massimo gli oggetti esposti, veri protagonisti del progetto.

Dal punto di vista formale le linee geometriche e l’ortogonalità degli elementi sono i caratteri dominanti del progetto, ma è nelle diagonali e che emerge il carattere del costruito.

L’ingresso al museo è uno spazio caratterizzato dalla prevalenza di linee ed andamenti diagonali e dall’uso di materiali pregevoli e rappresentativi. Una porta scorrevole rivestita in Crystaline White Ray, contenuta nel portale rivestito in Crystaline Black Ray, danno accesso alle sale espositive. Definiscono e connotano lo spazio dell’ingresso il rivestito delle pareti con la “Design Wall” realizzata in Diafos appositamente dall’Azienda.

Il collegamento delle due sale, dedicate la prima a Enrico Garbarino e la seconda a Cesara Mazzola Garbarino, “passerella” aerea permette di mantenere suddivisi i percorsi, quelli di servizio da quelli effettivi di visita, e consente il superamento del dislivello tra le varie zone di progetto.

Essa è realizzata con struttura in metallo, interni in prosecuzione di colore e materiale delle sale e due finestre: una reale verso l’esterno e la seconda ideale sulla storia dell’Azienda.

Esternamente la “passerella” è rivestita in Meg Digital Print, con un disegno grafico a simulare strisce colore, che dalle due sale, di proiettano vicendevolmete verso l’incontro, in un’esplosione di colori.

Sottostante la “passerella” il piccolo giardino è stato ricomposto e le pareti del fabbricato sono state rivestite in Meg Digital Print con un disegno in sfumatura, dal verde all’azzurro, nell’ideale rappresentazione dello spazio aperto e naturale.

Completa l’intervento, il restyling esterno del fabbricato della zona presse, con la realizzazione di una parete inclinata in sottosquadro, che riprende nel materiale a doghe orizzontali, l’ampliamento degli uffici, ed introduce porzioni a frangisole poste d’innanzi alle finestre preesistenti.